di Luigi Colombo: Istituto di Topografia, Fotogrammetria e Geofisica, Politecnico di Milano
Attilio Selvini: Istituto di Geodesia, Topografia e Geofisica Mineraria, Università di Bologna.
I vari "campioni" di lunghezza furono dapprima elementi o porzioni di arti di colui che misurava: braccio (cubitus per i romani), dito, palmo, spanna, piede.
Dal XVI secolo in poi, apparecchi autoregistratori si diffondo soprattutto in Europa Centrale, a scopo cartografico. I primi rilevamenti infatti furono eseguiti misurando le distanze con gli odometri, le direzioni con la bussola.
E' solo dopo la comparsa del cannocchiale kepleriano che si incominciano a precisare i metodi basati sulla formazione di un angolo parallatico, di un angolo cioè che fosse capace di legare insieme distanza incognita e campione noto di lunghezza.
Dovrà passare ancora quasi un secolo prima che H. Wild costruisca il cannocchiale di lunghezza costante praticamente anallattico, nel quale cioè il vertice dell'angolo parallattico oscilla di pochi millimetri intorno al centro dello strumento, per cui la costante additiva è nulla solo per una data distanza, mentre è praticametne nulla per tutte le altre.
Capostipite dei moderni distanziometri riduttori (non totalmente autoriduttori, richiedenti cioè alcune operazioni manuali) è lo strumento proposto nel 1866 dal francese E. Sanguet, si tratta in realtà di un clisimetro con scala tangenziale verticale...
Carl Pulfrich, il padre dello stereoscopio (1858-1927), è il primo a produrre nel 1900 alla Carl Zeiss di Jena il telemetro steroscopico che tanta diffusione avrà per scopi militarimentre saranno modeste le sue applicazioni in campo topografico. Va ricordato che Pulfrich lavorò su un brevetto del francese Grousillier del 1893.
La possibilità di misurare le distanze con la luce fu per diversi secoli il sogno degli studiosi e il primo a tentare contemporaneamente la misura della velocità della luce, e nota questa, la misura per via ottica della distanza, fu Galileo nel 1648.
Gustav Förstner e Karl Cantz, sperimentarono un distanziometro a impulsi, nel 1938 misurarono la distanza fra terra e un aereo, a circa 100 km, con incertezza di 1 km, ridotta dopo altre esperienze a 50 metri. La Lutwaffe impedì ulteriori sviluppi civili dello strumento, ritenendo sufficiente a scopi bellici la precisione raggiunta.
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